Minimacosa

Studio Elica di Pastore&Bovina presenta:

minimacosa
parva sed magna spiritus

viaggio minimo dentro le piccole cose di:
Andrea Cadoni da Montevecchio
Maurena Lodi
Francesco Mantello
Danilo Melandri
Carlo Toni

con la partecipazione di:
Bulbo

Manicalunga di Crete
Via San Felice 48 Bologna
22-26 giugno
vernice: giovedì 22 giugno ore 18,30
Finissage: lunedì 26 giugno, ore 18,30 a cura di Fabio Fornasari, Museo Tolomeo

info 051-555206
info@cretepieceunique.it
orari: 9,30-13,30 15,30-19,30
dom. e lun. mattina chiuso

https://www.facebook.com/events/764358127068865/

MINIMACOSA
parva sed magna spiritus

Pb3O4, ossido di piombo, minio, colore rosso, quello usato dai pittori secoli fa per “illustrare”, ovvero miniare manoscritti e incunaboli.


Oggi il piombo è bandito dal mercato come elemento altamente tossico e inquinante e la miniatura è termine di pertinenza esclusiva di tecniche e tecnologie applicate alle macchine, dalla chirurgia alle gru. Nessuno oggi si sognerebbe di prendere due mani, applicarvi un’idea e degli attrezzi e, con l’integrazione di materia grigia, condurle a realizzare un oggetto piccolo, ma piccolo, ma piccolo, …una Minimacosa.
Invece qualcuno lo fa, sono gli artieri presenti nella Manicalunga di Crete dal 22 al 26 giugno pv.
Oreficieria, grafica, bonsai, ceramica, scultura, cinque arti per cinque artisti applicati in questa micro escursione nel mondo del infinitamente piccolo.


Da Nord a Sud, dal metallo ai vegetali Minimacosa- nata da un’idea di Studio Elica- racconta il lavoro su argento di Andrea Cadoni, la carta scritta e illustrata di Maurena Lodi, la “piccola” vocazione dei grandi alberi di Francesco Mantello, l’incredibile maiolica dipinta di Danilo Melandri, le infinite e infinitesime squame in allumino di Carlo Toni; un breve excursus visivo dentro le Arti, Applicate alla misura ridotta dei manufatti.
Andrea Cadoni è orafo e, se da un lato si serve dei materiali naturali dell’isola dove è nato e vive, la Sardegna, dall’altro cesella l’argento in piccoli elementi decorativi che diventano bijoux.


Maurena Lodi, modenese, ha sempre disegnato per passione e i suoi microtaccuini raccontano storie scritte e illustrate in punta di pennino. Francesco Mantello, calabrese, libero professionista, coltiva e crea bonsai, lavorando spesso – alla ricerca dell’albero perfetto- insieme a Carlo Toni, emiliano che, oltre la tecnica del bonsai, utilizza la piccola dimensione per le minime squame con cui realizza le sue sculture. Danilo Melandri, artista romagnolo prestato alla ceramica di Faenza, dipinge su maiolica grandi storie in qualche millimetro quadrato.
Difficile descrivere in poche righe il lavoro di questi cinque artieri ancora una volta entrati, per caso, in contatto con lo Studio Elica (Pastore e Bovina).


Per una volta sarà impossibile passare e guardare, questi capolavori non si “vedono” subito; per una volta sarà necessario fermarsi, soffermarsi, scrutare, osservare, vedere, cercare…
Per una volta la modalità frenetica cui siamo ormai sempre abituati diventa Minimacosa.
A chiudere questo viaggio nell’infinitamente piccolo, lunedì 26 giugno alle 18,30, un ospite d’eccezione: Fabio Fornasari del Museo Tolomeo e la storia del Cubaritmo.